Gamescom 2022 – Produzioni digitali ARTE

Molti non lo sanno, ma ARTE ha ormai da diversi anni un centro videogiochi, dove abbiamo potuto provare negli anni vari titoli, come Tipo: Rider, Seppellirmi, il mio amore, Alt-frequenze o Un racconto del pescatore. Quest'anno 2022 evidenzia altri due lavori, vale a dire: Come dire addio et Al diavolo i brutti. Il sottoscritto è stato davvero in grado di afferrare le demo!


 


Come dire addio

Senza affrontare direttamente il tema del lutto, il gioco sviluppato da Forian Veltman e Baptiste Portefaix presenta un fantasma. Capiamo subito, tramite il piccolo filmato, che si tratta della persona che ha appena avuto un incidente d'auto. Per riuscire ad andare avanti e andare nell'aldilà, dovremo accettare il nostro destino aiutando i pochi fantasmi incontrati qua e là attraverso i 15 capitoli del gioco.

L'originalità del gioco, oltre al suo tocco grafico unico, deriva dal modo di risolvere gli enigmi. Piuttosto che muovere il suo personaggio, sposteremo una fila di quadrati nell'arredamento che ci permetterà di raggiungere il nostro obiettivo. All'inizio le cose sono semplici, basta andare alla porta che permette il passaggio al livello successivo, poi i livelli si fanno più difficili con ostacoli da superare, chiavi da recuperare e altre gioie. Nulla di insormontabile detto questo, il gioco è pensato per essere accessibile, e basterà analizzare il livello per capire il sistema di rotazione delle tessere e uscirne senza troppe difficoltà.

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Il gioco si ispira ai classici della letteratura per ragazzi (Maurice Sendak in mente) senza necessariamente rivolgersi a questo particolare pubblico, al quale potrebbero sfuggire le parole del titolo. Se nulla ostacola lo sviluppo, dovremmo essere in grado di guidare il nostro amico fantasma entro la fine dell'anno su PC e dispositivi mobili!


 

Al diavolo i brutti

Lasciamo il gioco di puzzle con Al diavolo i brutti, che vuole essere un gioco dalle mille sfaccettature: un po' di ritmo con le fasi di combattimento, un po' di investigazione in modalità punta e clicca durante le indagini, e un po' di discussione per capire cosa ci è successo. Interpretiamo qui Rock Bailey, un giovane biondo con un fisico molto vantaggioso, ma purtroppo un po' (molto?) stupido. Quest'ultimo è stato rapito dopo aver fumato una sigaretta che conteneva droga, e si è svegliato in ospedale con una bella coccarda. Ritorna quindi nei luoghi dove tutto è accaduto per capire cosa è successo.


A questo punto inizia la demo del gioco, graficamente siamo immersi in un'atmosfera che ricorderà la plasticità dei film e di altri romanzi raffiguranti la Los Angeles degli anni 50. Il gioco di luci, i personaggi, le scenografie... tutto è fortemente ancorato in queste immagini piuttosto uniche e aiuta con l'immersione. Come se non bastasse, una colonna sonora jazz accompagna il set per rafforzare l'atmosfera di Los Angeles. Per quanto riguarda i dialoghi, alterniamo il serio e il bizzarro con facilità confusa. Lo studio si sforza di trascrivere il più fedelmente possibile il lavoro di Boris Vian, omonimo del gioco.


Gamescom 2022 – Produzioni digitali ARTE Al diavolo i brutti Gamescom 2022 – Produzioni digitali ARTE


L'unico difetto del gioco finora sarebbe il suo sistema di combattimento a turni. I combattimenti sono piuttosto basilari, con un sistema simile sia in attacco che in difesa. Se premi il tasto indicato sullo schermo al momento giusto, massimizzi gli effetti del tuo attacco/difesa, che ti permette di ferire di più/resistere meglio. Se l'attacco non mi ha dato problemi, la difesa è stata più complicata da gestire, dato che bisogna guardare l'animazione del personaggio per vedere se si sta preparando ad attaccare oppure no. Scommettiamo che il sistema sarà meno incasinato dall'uscita del gioco, fissata per il 2023.

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