Difficile da perdere Pianeta di Lana dal suo annuncio durante il Summer Game Fest 2021. C'è da dire che il suo trailer tirato a lucido e il suo universo incantato difficilmente potrebbero lasciare indifferenti i giocatori, a patto che si sia ricettivi a questo tipo di gioco guardando il lato dell'avventura/narrativa piattaforma. Sebbene previsto per la prossima primavera, il gioco è stato affrontato per mezz'ora, in pratica, con i commenti di due persone che lavorano al titolo.
Per non rovinare troppo la scoperta del gioco, lo studio ha preferito aprire la demo sul capitolo 2. Scopriamo quindi la nostra eroina Lana che si sveglia in mezzo alla foresta dopo che il suo villaggio è stato attaccato dai robot . Una simpaticissima pallina nera è al suo fianco e l'accompagnerà nel suo viaggio dopo una breve introduzione. Noteremo subito l'uso di un linguaggio curioso, che è stato inventato dal team appositamente per il gioco.Ho chiesto da dove fosse venuta l'ispirazione per questo linguaggio al creativo presente durante la demo, e si tratta di suoni presi qui e lì da tutto il mondo, che sono stati mescolati per creare un linguaggio ex nihilo. Aneddoto divertente: una delle parole usate da Lana per dirigere la creatura è in realtà una parola usata nella lingua zulu... una parola notata da un oratore sudafricano su un video di Youtube e chiedendosi se usare o meno lo zulu nel gioco. .. e no, non era proprio voluto dal team di sviluppo!
Dopo qualche parola scambiata, ci addentriamo in questa magnifica foresta dove sembra sia stato fatto un notevole lavoro artistico, con un discreto ma necessario tutorial che spiega al giocatore i diversi controlli di gioco per dirigere Lana e controllare la nostra spalla. L'aspetto "puzzle platformer" si invita rapidamente, sfruttando le rispettive abilità dei nostri due protagonisti. Lana è, per sua natura umana, più forte della nostra fragile creatura, che può però rosicchiare le corde e fare salti orribilmente lunghi o nascondersi in buche per uscire 20 metri più in là, tutto funziona in maniera efficiente, siamo di fronte ad un gioco relativamente classico ed efficace , anche se alcuni habitué del genere potrebbero annoiarsi per la facilità del gioco.I nostri due protagonisti, però, non possono nulla contro i robot che incontreremo in piccoli momenti di infiltrazione dove dovremo nasconderci nell'alto erba, analizzare ciò che ci circonda per schiacciare un robot o distogliere la nostra attenzione abbastanza a lungo da farci strada verso l'altro lato della mappa. In questi momenti, l'atmosfera musicale ammaliante (la OST è peraltro composta da Takeshi Furukawa, al lavoro su The Last Guardian) lascia il posto a un'atmosfera molto più metallica e inquietante e siamo sollevati quanto Lana quando torna la relativa tranquillità della foresta, dove il silenzio è rotto dal vento che sferza un albero e dalla vita della fauna, con alcune note che s inserire in modo intelligente in momenti importanti.
Interrogati da me, gli sviluppatori hanno voluto rassicurare, con foto a supporto, che avremo altre zone oltre la foresta da attraversare: villaggio, deserto o addirittura una palude. Per quanto riguarda la narrazione, quest'ultima vuole essere ambientale. Basterà l'osservazione del paesaggio e le emozioni dei nostri personaggi per trasmettere quanto necessario. Durante il tempo della demo ha funzionato molto bene, per vedere se nelle 5-6 ore di gioco annunciate riusciamo a stare su questa dinamica.
Questa prima manipolazione di Pianeta di Lana mi ha incantato, e ora sto lavorando alla costruzione di una macchina del tempo per arrivare alla primavera del 2023 il prima possibile. Certo, il gioco si basa sui risultati di certi tenori del genere e non cerca in alcun modo di inventare nuove meccaniche, ma tutto è fatto con amore. L'universo è lavorato, ed è sentito da una folle simbiosi tra ciò che vediamo sullo schermo e ciò che sentiamo in sottofondo. Ci vediamo l'anno prossimo, su PC e Xbox, per scoprire questo gioiello in divenire (lo spero comunque!).